Cistite interstiziale
La Cistite Interstiziale (CI) è una malattia cronica e rara. Si presenta con gli stessi sintomi della cistite “classica”:
- bruciore
- dolori al basso ventre
- necessità di urinare di frequente (fino a 60 volte tra giorno e notte)
- urgenza minzionale spesso associata ad incontinenza
- algie vaginali tali da provocare un’impossibilità ad avere rapporti sessuali.
Viene quindi coinvolto tutto l’apparato uro-genitale ed il pavimento pelvico ed il dolore risponde difficilmente ai più comuni antidolorifici.
Da uno studio condotto negli Stati Uniti, è emerso che i pazienti affetti da Cistite Interstiziale (CI) in stadio avanzato, conducono una qualità di vita addirittura più difficile dei pazienti affetti da problemi renali e costretti quindi a lunghe sedute di dialisi.
Cistite Interstiziale: cause
Al livello clinico, la CI è un’infiammazione che colpisce l’interstizio della parete vescicale, cioè lo spazio che esiste tra la muscolatura della vescica (detrusore), e il rivestimento interno della vescica (mucosa).
La Cistite Interstiziale è causata quindi da un’alterazione cellulare delle pareti della vescica, che riferisce lesioni (di natura multipla) dell’epitelio interno, il cui contatto con gli acidi presenti nelle urine comporta un aumento della sensibilità nervosa locale che regola il dolore e modifica, incrementandolo, la ricezione dello stimolo ad urinare a livello d’organo.
Lo studio di questa malattia e le conseguenti terapie sperimentali sono tutt’ora di esito e risultati incerti. Nonostante il nome, la CI (denominata anche sindrome del dolore pelvico) è ben diversa dalla comune Cistite, causata da batteri specifici.
La CI è un disturbo subdolo e difficile da diagnosticare, che colpisce soprattutto le donne (9:1) e di cui, ancora oggi, non esiste una sufficiente consapevolezza.
Solitamente insorge attorno ai 40 anni di età, ma ben un quarto dei pazienti ha meno di trent’anni.
Dati statistici dicono che un paziente impiega una media di 5/7 anni dopo aver girato 4/5 specialisti tra ginecologi ed urologi senza ottenere una risposta sulla natura dei propri disturbi.
La comune cistite è un’infezione provocata da batteri e si scopre facilmente tramite l’urinocoltura. Si cura con la somministrazione di antibiotici o disinfettanti per le vie urinarie. Se le urine sono spesso sterili, ma ci sono gli stessi sintomi, probabilmente si tratta di cistite interstiziale.
Se trascurata, la CI può trasformarsi in un disturbo estremamente debilitante. Il lavoro, lo sport, la vita relazionale ne risentono pesantemente e questo può portare anche a seri problemi nella vita di coppia.
Come si cura
Se dagli esami risulta che la persona è affetta da CI, è necessario procedere alla cura.
Le terapie sono finalizzate a ripristinare l’alterazione presente a livello dell’urotelio ed a ridurre l’infiammazione alla vescica.
Attualmente disponiamo di diverse terapie farmacologiche somministrate sia oralmente sia tramite instillazioni vescicali di cui ben quattro sono state “lanciate” sul mercato in questo ultimo anno, ma dobbiamo purtroppo dire che non disponiamo attualmente di prodotti che trattano la malattia in maniera definitiva.
Anche l’alimentazione può influenzare il problema della cistite interstiziale.
I cibi molto piccanti, o irritanti, come l’alcool, il caffè, la cola, i fritti e i grassi possono infatti rendere più serio il disturbo esistente. Le sostanze tossiche vengono eliminate con l’urina. Sulle pareti già “provate” della vescica, un’urina più acida provoca bruciore e dolore ancora più intenso.
È quindi importante alimentarsi in modo sano.
L’Endometriosi aumenterebbe il rischio di Cistite Interstiziale: a sostenerlo questo studio pubblicato il 10 gennaio 2018.