Biopsia prostatica
Che cos’è la biopsia prostatica
La biopsia prostatica è un esame che viene effettuato per verificare la presenza di un tumore alla prostata. Viene in genere consigliata dopo esami come: l’esplorazione rettale, l’ecografia transrettale o il dosaggio del PSA . È un esame estremamente importante per confermare o escludere la presenza di carcinoma prostatico. La sua durata è di circa 15\20 minuti e viene fatta in regime ambulatoriale.
Come viene eseguita la biopsia prostatica
Durante la procedura, il medico inserisce una sonda ecografica a ultrasuoni nel retto per creare un’immagine della ghiandola prostatica. Usando l’immagine ecografia come guida, inserendo un ago a livello del perineo, il medico rimuove diversi campioni di tessuto prostatico, chiamati “cores”, con una pistola bioptica. In genere, con una biopsia si prendono circa 10-12 campioni , cinque o sei da ciascun lato della prostata. In alcuni casi il medico esegue una biopsia di “saturazione”, che raccoglie da 20 a 30 campioni. Il mapping prostatico prevede sempre dei prelievi codificati che riguardano diverse zone della ghiandola prostatica.
Dopo la biopsia, può essere consigliato al paziente di assumere un antibiotico per prevenire l’infezione e un lassativo per evitare sforzi durante la defecazione.
Raccomandazioni prima di sottoporsi a biopsia prostatica
Smettere di assumere qualsiasi farmaco che possa aumentare il rischio di sanguinamento. Farmaci come ibuprofene, aspirina e alcuni integratori a base di erbe devono essere sospesi diversi giorni prima della procedura. L’esame delle urine con la urinocoltura possono essere richiesti dal medico per vedere se è in corso un’infezione del tratto urinario. Se è presente, la biopsia verrà posticipata fino alla scomparsa dell’infezione, dopo una terapia antibiotica mirata.
Può essere inoltre richiesto al paziente di fare un clistere a casa prima della biopsia.
Cosa si prova durante una biopsia della prostata?
Nella maggior parte dei casi, viene fatta un’iniezione anestetica nella ghiandola prostatica prima della procedura. Nonostante l’intorpidimento dell’anestetico, può accadere che il paziente prova un piccolo fastidio quando l’ago buca la ghiandola. Durante la procedura la maggior parte degli uomini dice di provare solo un lieve o moderato disagio.
E’ possibile eseguire la procedura in sedazione.
Rischi e complicanze
Anche se la biopsia prostatica è una procedura a basso rischio di complicanze in alcuni casi possono verificarsi alcune complicazioni. Quelle più frequenti sono l’infezione e il sanguinamento. A volte ci può essere del sangue nello sperma o nelle urine. Si può inoltre provare disagio nella zona interessata dalla biopsia prostatica chirurgia per alcuni giorni unito a difficoltà a urinare.
Per aiutare a prevenire ulteriori complicanze dopo la biopsia, bisogna evitare sforzi addominali per una settimana e prestare attenzione a questi segnali:
- sanguinamento prolungato o intenso con le urine
- febbre
- difficoltà a urinare
- peggioramento del dolore
Se si dovessero verificare tali situazioni, il paziente deve subito contattare il medico.