Calcoli: quale intervento scegliere
Calcoli, quale intervento scegliere: di seguito una panoramica dei possibili interventi endoscopici.
La litotrissia extracorporea (ESWL)
E’ una tecnica che permette la frantumazione del calcolo utilizzando un apparecchio che genera delle onde d’urto (piccoli terremoti). Tutto avviene dall’esterno del paziente.
Una volta visualizzato il calcolo, attraverso una ecografia o una radiografia, viene puntato con un mirino, proprio come se fosse un bersaglio da colpire. Quindi si procede alla generazione di onde d’urto che provvederanno a frammentare il calcolo.
Spesso, specialmente nei bambini piccoli (<6-7anni), è necessaria una sedazione lieve per alleviare il dolore. La sedazione è di lieve entità perchè al fine di una buona riuscita del trattamento, è indispensabile l’immobilità del paziente. I frammenti, derivanti dalla frantumazione del calcolo, verranno eliminati con le urine nei giorni successivi. A volte sono necessari più trattamenti a distanza di qualche tempo.
Litotrissia ureterale endoscopica (URS)
E’ un intervento chirurgico endoscopico che richiede un’anestesia. L’uteroscopio è lo strumento ottico con cui è eseguito questo intervento. Lo strumento è introdotto nell’uretra, da qui raggiunge la vescica e quindi viene inserito nell’uretere. L’Urologo può quindi esplorare visivamente l’uretere, identificare il calcolo, frantumarlo (con vari tipi di energia tra cui il laser) ed eventualmente asportarlo.
Laser litotrissia endorenale con Ureterorenoscopia flessibile (RIRS)
La Chirurgia Intra Renale Retrograda (Retrograde Intra Renal Surgery, RIRS) è una procedura che permette di effettuare un intervento chirurgico all’interno delle cavità renali senza taglio chirurgico. Si utilizza, infatti, un opportuno strumento flessibile, l’ureterorenoscopio, dotato di un canale operativo. Al suo interno si fanno passare strumenti di varia utilità.
Si accede alle vie escretrici attraverso l’uretra (l’apertura delle vie urinarie). Poi si giunge nella vescica e infine, risalendo l’uretere, si raggiungono le cavità renali.
La RIRS, tra i suoi campi di possibile applicazione, oltre al trattamento di tumori uroteliali delle alte vie urinarie, viene utilizzata nella eliminazione dei calcoli. Una volta raggiunto e visualizzato il calcolo, questo viene colpito da una fonte di energia come il laser ad Olmio. A questo punto il calcolo risulta disintegrato o spezzato in più parti. I frammenti più grandi saranno asportati con opportune pinze o con dei cestelli (basket); quelli più piccoli saranno eliminati spontaneamente.
La procedura viene effettuata con una anestesia loco regionale (spinale o epidurale) o in anestesia generale.
Di seguito alcuni vantaggi che offre la RIRS:
- possibilità di escludere un intervento chirurgico con tutte le sue conseguenze post-operatorie
- una soluzione rapida ed efficace del problema
- una degenza breve.
Litotrissia percutanea renale (PCNL)
La Nefrolitotrissia Percutanea (PCNL) è una tecnica endourologica che permette di accedere alle cavità renali attraverso un tragitto percutaneo. Esso è eseguito con una piccola incisione di 1cm con lo scopo di frammentare ed estrarre i calcoli ivi contenuti. L’accesso alle cavità renali per via percutanea permette, al giorno d’oggi, non solo il trattamento della calcolosi renale, ma anche delle neoplasie e delle malformazioni della pelvi e uretere.
In cosa consiste la tecnica
La tecnica consiste nella puntura con un ago mandrinato per via percutanea, sotto guida fluoroscopica o ecografica, delle cavità renali, solitamente un calice inferiore, nella dilatazione del tramite nefrostomico con dilatatori progressivi o pneumatici ed infine nel posizionamento di un nefroscopio.
Il nefroscopio è uno strumento del diametro di 7-10 mm collegato ad una telecamera dotato di un canale operativo. In esso si introducono gli strumenti necessari, ad esempio una sonda ad ultrasuoni o una fibra laser o pinze da estrazione.
La PCNL ha percentuali di asportazione completa di un calcolo renale (stone free) che variano dall’75% al 90%. Questi risultati non sono influenzati dalle dimensioni del calcolo. Tale tecnica dunque andrebbe considerata di prima scelta almeno per calcoli superiori ai 2 cm.
La calcolosi renale di grandi dimensioni può essere trattata con terapia endoscopica percutanea (PCNL) in combinazione con la litotrissia extracorporea ad onde d’urto (ESWL) o la litotrissia retrogada (RIRS), consentendo una percentuale elevatissima di stone free fino al 95%.
Calcoli: quale intervento scegliere è una domanda la cui risposta non può essere sempre la stessa come evidente da questa veloce panoramica dei possibili interventi.