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Nefrectomia (Parziale o Radicale)

La Nefrectomia è un tipo di intervento che interessa i reni. Essi sono due organi situati nell’addome a ridosso della colonna vertebrale. La loro funzione è quella di filtrare e depurare il sangue.
h_01Nel rene distinguiamo due parti: la parte esterna chiamata Parenchima deputata alla produzione dell’urina vera e propria; la parte interna chiamata pelvi dove l’urina si raccoglie in canalini (calici e bacinetto) deputati al suo trasporto verso l’esterno. Il Parenchima continene piccoli depuratori in miniatura (nefroni) che filtrano il sangue e producono l’urina.

Intervento

Il tumore del rene è una malattia grave, ma la chirurgia può far guarire il paziente.
La cura consiste nella asportazione completa della massa tumorale. Essa può essere fatat o con taglio tradizionale sull’addome (chirurgia aperta) o con la laparoscopia. Con quest’ultima(si arriva al rene ammalato con 5 buchi nell’addome e l’incisione chirurgica è di pochi centimetri.
h_02Se il tumore è piccolo (4 centimetri al massimo) si può togliere solo la parte del rene all’interno della quale è presente la massa (nefrectomia parziale). Altre volte, invece, se l’estensione del tumore lo richiede, è necessario togliere tutto il rene con ampio taglio sull’addome (nefrectomia radicale).

La Nefrectomia parziale è un intervento delicato che espone ad un maggior rischio di emorragia. In questi casi il chirurgo deciderà se procedere alla asportazione del tumore per via tradizionale (chirurgia aperta) o in laparoscopia.

Altre volte, un rene può essere danneggiato da calcoli, da malattie congenite o da tubercolosi. Anche in questi casi il rene non più funzionante dovrà essere tolto o con la chirurgia tradizionale o con la laparoscopia.
I reni sono due e quando un rene si ammala fortunatamente c’è l’altro.

Complicanze

• Embolia polmonare: può capitare che un coagulo di sangue dalle vene delle gambe si stacchi ed arrivi ai polmoni dando al paziente difficoltà nel respiro e dolore al torace. Questa complicanza viene ridotta al minimo facendo indossare al paziente delle calze speciali. Esse “spremono” le vene delle gambe e, somministrando dei farmaci anticoagulanti,  riducono la possibilità che si formino grumi di sangue nelle vene.

• Il rene superstite può avere, per malattie preesistenti, difficoltà a riprendere a lavorare e a produrre urina perché sovraccaricato di lavoro. Questa condizione viene chiamata “insufficienza renale”: Essa si cura con farmaci che stimolano il rene a produrre urina. Se però l’unico rene che rimane non riuscirà a depurare il corpo dalle scorie si renderà inevitabile la dialisi e l’eventuale successivo trapianto renale.

• Perdite di sangue durante o subito dopo l’intervento chirurgico: vengono compensate con sacche di sangue controllate dalla banca dell’ospedale;

• Infezioni ai polmoni: sono ridotte al minimo con la mobilizzazione precoce ed attraverso la somministrazione di antibiotici.

• Se si sceglie l’operazione laparoscopica si potranno verificare, molto raramente, lesioni intestinali o emorragie da lesioni vascolari.

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